La futura veste del Ospedale di Gemona del Friuli

Il progetto per la ricostituzione e risistemazione ad hoc, dapprima presentato dalla stessa Regione, poi bloccato con la “scusa” o a “causa”, come in predicato – del Covit, ora dopo le ennesime continue proteste dei Comitati, ma non solo, lo Scrivente da troppo tempo (almeno 40 anni circa…) impegnato con il suo “Comitato Spontaneo per la tutela dell’Handicap e dei Diritti del Cittadino” ora ritornato in auge,si spera in maniera definitiva che possa venire tradotto in fatti. I 10 o i 20 milioni di euro complessivamente destinati alla Sanità Friulana che accresceranno Generation o no il debito pubblico nazionale e Regionale a spese di cittadini tutti, si spera possa trovare attuazione nel più breve tempo possibile,ma si da il caso che il giorno successivo alle dichiarazioni dell’Assessore Riccardo Riccardi accompagnato da Barbara Zilli, la notizia della chiusura della farmacia interna all’Ospedale che serve da base alle farmacie esterne che rimarrà aperta un so,lo giorno la settimana (lunedi a ore), sa molto forse troppo da presa per i fondelli, cosa che non ci auguriamo evitando strasici di rivolta sociale che,del caso,non siamo disposti a coprire. Sarà vero oppure no che la causa di tutto questo possa essere imputabile alla necessità feriale del personale che da troppi anni sconvolge la sanità. Lo Stato e alla ricollocazione del personale nelle Regioni pensi alle assunzioni del necessario personale. I fatti di Trento, ma non solo possono insegnare?

Detto ciò, rinnoviamo la richiesta necessitando un pronto soccorso-emergenza per quanto basta collegato a plessi chirurgici come programmato in altra parte, per le necessarie emergenze,tutto legato come da progetto fino ad ora vociferato con la neuro-fisio-cardiologia specialistica riabilitativa, con annessi altre realtà preventibvate.

medicina, ambulatori con plessi chirurgici …come preventivato e presentato nelle apposite sedi. Il problema è che la ricostruzione ospedaliera è una necessità per il territorio che deve vedersi non solo verbalmente presentato ma materialmente realizzato il progetto nel più breve tempo possibile,senza raggiri ipotizzabili o prese per i fondelli in un Comune che puntra solo a silenziare i problemi tramite questa Amministrazione comunale alquanto strana. Abbiamo la fortuna e il piacere di affermare circa questo assunto che,diffidiamo su tutto. Quanto al Comune ora si schiera la stessa pro loco che lamenta le stesse difficoltà circa la sua impossibilità di operare,ma il Comune è in ferie?… Non mettiamo in dubbio la buona volontà della Regione FVG nel realizzare il tutto ma dopo decenni che se ne parla è ora di vedere la creatura a beneficio del territorio tutto. Senza pensare solo al carrierismo di lobby e caste o a interessi che nulla hanno a che vedere con la cittadinanza che soffre di queste cose. Bene condividere Tolmezzo e non solo ma non è possibile che qualcuno voglia tuttto senza lasciare nulla ai territorim in sofferenza. I nosocomi siano specializzati e messi tutti in rete in modo da evitare continui disagi come ora accade giornalmente alla popolazione con viaggi e spese ulteriori a proprio carico per chi deve esperire un esame ambulatoriale. Non è situazione accettabile ne possibile. A Udine grossa realtà multispecialistica si riservino le cose e i casi più gravi.

Finalmente il Centro Specializzato per il recupero funzionale approda al “ospedale” di Gemona grazie alla collaborazione con l’Ospedale “Gervasutta” di Udine

Finalmente si inizia appena appena ora, a intravedere una certa presa visione e atto di quanto riportato dal @messveneto del 18/06/2019 che pubblichiamo in estratto, avente riferimento in capo alla Sanità regionale. Giusta revisione nefasta riforma Seracchiani. Partirà con la creazione a Gemona di una specialistica Cardio/Neuro/Fisio riabilitativa con a latere oltre al centro recupero funzionale anche una attività chirurgica, possibilmente integrata, ultimamente nota anche come “Proposta del Dott. Venturini”, partita però a cavallo degli anni 90 e che ha visto grazie al nostro interessamento col Comitato Spontaneo Tutela Diritti Civili nell’anno 1994 il trasferimento dei servizi in distaccamento da Ospedale Gervasutta relativi al Centro Bimbi, che ha trovato un primo accoglimento presso il Centro Baldissera. Da qui i diversi tentativi di togliere i servizi, e le lunghe battaglie per farli rimanere dove stavano. A latere è stato anche l’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, che ci ha convocati per ben tre volte e sentiti tramite l’allora Prefetto De Feo.
Questo servizio anche secondo dati regionali verrà allacciato e unito ai servizi dell’Ospedale Gervasutta, assumendo un peso specifico di tutto rilievo in un Friuli che non ha mai avuto una sì articolata specialistica. Grande ampliamento delle prerogative del Presidio Ospedaliero di Gemona a favore del suo bacino d’utenza. Ora manca solo adeguato Dipartimento di Emergenza presso il P.O. Gemona, a soddisfazione dei bisogni territoriali e dei servizi primari di prossimità, che poi nella peggiore delle ipotesi possono conoscere anche la delocalizzazione presso altri plessi.

Se questo verrà fatto, la popolazione di Gemona si compiace nei confronti delle parti partecipanti, detto che quello che conta non sono le promesse sterili ma le realtà di fatto, tangibili …

Sanità: la Seracchiani ha fatto danni ? Anche Riccardi ha lasciato il suo segno negativo.

Problematiche della Sanità in F.V.G. Regione danneggiata dalla sinistra con Serracchiani ma che si continua a danneggiarla oggi con il forzista Riccardo RICCARDI che non immaginavamo l’incompetenza che oggi possiamo osservare. Continuano i tempi masso-lobisti e delle Caste !!!.. . Una osservazione di questo tipo pare azzeccare il tutto. Uno studio dell’Istituto Sant’Anna di Pisa specializzato in materia ha potuto trarre le seguenti conclusioni. I “Bersagli” dell’Istituto di Management precitato hanno preso di mira la Regione: in ritardo in materia vaccinale oltre alla appropriatezza diagnostica. Gli stessi bersagli del Sant’anna esplicitano che la Regione un tempo eccellenza in materia oggi ha rallentato,perdendosi nel tempo e nello spazio. Mancati troppi obiettivi su diversi indicatori, tanto da essere possibile un esame comparato sui possibili miglioramenti o del caso peggioramenti in essere. La sanità è stata suddivisa per aree di influenza e valutazione in quella verde l’Azienda che parrebbe impegnata, dove ci stà più efficienza e efficacia, ma Udine e Trieste ha un eccesso di ricoveri e di spesa, unendo poi l’eccesso di spesa per i costi farmacologici lasciati troppo liberi e pesanti già a livello Nazionale, oltre aghli eccessi tecnologici pur oggi dovuti ma in merito a costi,la sanità pubblica deve rendere servizi non fare bussinness. Più ricoveri chirurgici rispetto a quelli medici (invertito l’uso???….). Nel 2018 rispetto al 2017 deve ancora risolvere il problema del costo sanitario, del governo della domanda oltre alo problema vaccinale che deve crescere ancora… . Negli indicatori in rosso le criticità più marcate. Va rivista l’appropriatezza dei ricoveri e non solo. Inoltre l’attuale sistema sanitario troppo esoso pecca in efficienza nel senso che viene considerata OK l’efficienza e l’efficacia nella Aas 5 e Alto Friuli dove in reatà gli ospedali sono stati massacrati e il massacro continua. V3edi l’Ospedale antisismico più sicuro in Friuli ridotto senza pronto soccorso e emergenza di qualsiasi livello mettendo a rischio la sicurezza sulla maggio parte della popolazione del territorio in esame. Troppi ambulatori mentre i servi zero virgola,così non va. Mentre nella Bassa Friulana troppi ospedali peraltro da ridurre e quindi in lotta tra loro detto che Palmanova merita più di Latisana in quanto più centralizzata rispetto all’area vasta problema identico Al Gemonese Valcanale – Canale del Ferro.

Riccardi perde solo tempo anche in merito all’Asiud e al Sores o che si voglia,bando Ai termini urge sostanza,dovevano bloccare la cd riforma ( che tale???….) Serracchiani, ma tutto procede come prima. Sindaci eletti a loro richiesta e Assessore alla Sanità FVG stanno prendendo in giro Comitati e Cittadini che debbono sveglòiarsi oppure dimostrino il contrario attivandosi fattivamente. Nel raffronto Nazionale gli Enti non brillano, ed è una vergogna trattandosi di Regione di confine.